IL VENERDÌ DI REPUBBLICA
marzo 2013
PRENDETE NOTA di CLAUDIO STRINATI
LASCELTA DI JIN JU: IN SOLE TRE MOSSE FA UN GRAN RECITAL
La grande pianista cinese Jin Ju ha registrato un cd che è un vero e proprio Recital di grande approfondimento storico-critico e sacrosanta popolarità, segnalandosi per l’intelligenza delle scelte e per l’eccellenza della mano. C’è l’Appassionata op. 57 di Beethoven, una delle Sonate più celebri della storia della musica, c’è la Sonata in do minore postuma D 958 di Schubert, di sublime bellezza, e c’è un pezzo raro incastonato tra i due colossi, le Variazioni sul tema La Ricordanza op. 33 di Cari Czerny, uno dei didatti di pianoforte più illustri che non ha certo la fama di Beethoven o di Schubert, solitamente considerato autore «minore» e salottiero. La scelta dei tre pezzi permette alla pianista di Shanghai di dimostrare bene il suo punto di vista su tre aspetti cruciali del primo Romanticismo tedesco. L’Appassionata completata da Beethoven nel 1806 è uno dei massimi emblemi della sua musica, fatale, martellante, fatta di slanci continui e affranti ripiegamenti, gravata da enorme complessità espressiva. Beethoven vi profonde la sua totale e assoluta mancanza del buon gusto secondo il canone di Haydn e contro il quale ancora combatteva rabbiosamente con risultati abnormi e contradditori che impongono all’interprete una scelta radicale: mitigare o accentuare. Non esiste la mezza misura e pure Jin Ju la cerca e tratta la Sonata come il domatore fa con il cavallo ribelle. Il pezzo di Czemy del1820 ca. è su un tema dell’ottimo violinista-compositore francese Jacques-Pierre- Joseph Rode, esponente di uno stile fine e delicato che conquistò all’epoca gli appassionati di tutta Europa, monumento al gusto brillante e raffinato acutamente riproposto da Jin Ju. Scritta nel1828, ultimo anno della sua breve vita, la Sonata di Schubert è il vero e proprio tempio del gusto costruito su una nuova e audace idea di sovrana armonia che governa il gigantesco sviluppo del linguaggio musicale. E come tale ce la fa sentire Jin Ju, nel precario ma affascinante equilibrio tra Romanticismo e Classicità, avvertendone la forza suprema di un modello imperituro.
VISUAL IDENTITY PROJECT by AMUSART®
Concept & art direction: Tiziana Tentoni
Photo shooting: Alberto Mantegna
Website: Ecograph
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